Dalla passione per il lavoro, ecco il relais Corte Cavalli
Facciamo quattro chiacchiere con il titolare del relais Corte Cavalli.
La realizzazione degli arredi del Relais Corte Cavalli sono stati affidati a Concreta. Come è venuto a contatto con quest’azienda e cosa l’ha convinta ad affidarle l’esecuzione del Suo progetto?
«Ho conosciuto Concreta durante una visita alla fiera Host 2005 a Milano. Quello che mi ha convinto ad affidare a Concreta il mio progetto è stato l’incontro con il proprietario, Valerio Gavazzi. Mi hanno convinto la sua disponibilità, la passione per il suo lavoro e l’interesse che ha dimo¬strato per il mio progetto».
Prima della stesura di un vero e proprio progetto, la mente umana elabora uno schizzo, un’immagine o anche solo un sogno confuso. Da dove nasce, com’è maturata in Lei l’idea del Relais Corte Cavalli?
«L’idea di Corte Cavalli è nata dalla volontà di una famiglia molto unita che, proveniente da ambiti diversi ha lavorato sinergicamente per riportare alla luce un tesoro di famiglia che noi volevamo con-dividere».
Ammirando oggi il Suo sogno realizzato, che relazione mantiene con quell’idea di partenza?
«Rispecchia la pace e la serenità di un tempo, quello che vivevo quando trascorrevo il mio tempo qui, con la mia famiglia».
Concreta ha saputo progettare e realizzare fedelmente quel Suo iniziale schizzo mentale, oppure ha contribuito alla sua evoluzione pratica arricchendole con la propria personale idea d’arredo?
«Concreta è stata fedele. Ha saputo interpretare e concretizzare il mio sogno».
Quale relazione mantengono gli elementi di richiamo territoriale, come ad esempio la scelta dei materiali, con la creazione di un’atmosfera che sia insieme moderna e conservatrice delle più genuine tradizioni del luogo d’origine?
«Tutta Corte Cavalli è improntata sulla sinergia con il territorio che la circonda. Concreta è riuscita a trovare per noi materiali moderni che evocano allo stesso tempo quelli originali, tuttora presenti nella Villa padronale».
Se dovesse riassumere il Relais Corte Cavalli attraverso un Suo dettaglio, quale descriverebbe?
«L’albero che Vi accoglie quando arrivate. Corte Cavalli è un ricordo che rimane, e quell’albero è lì, da sempre, con le sue radici, simbolo della storia e delle tradizioni».
La riuscita di un progetto, al di là di quel che può essere il suo aspetto estetico, si va poi a misurare con l’apprezzamento riscontrato nella sua clientela. Che impressioni e che commenti genera il Relais Corte Cavalli nel cliente?
«L’impressione dei nostri clienti coincide con la nostra, è fantastico. In genere quando si entra si resta senza fiato. Poi il silenzio e la tranquillità fanno il resto della magia».
Lei crede che il Relais Corte Cavalli detenga una forza d’impatto o, piuttosto, sia un luogo che si dischiude poco a poco, che si lasci in qualche modo scoprire lentamente?
«L’impatto iniziale è forte, ma Corte Caval li è anche una scoperta continua. Da ogni punto del Relais si ha uno scorcio diverso, come in un viaggio itinerante».
Il cliente spesso ritorna non in base ad una scelta razionale, ma grazie a suggestioni che navigano nell’inconscio. Quali sensazioni è secondo Lei in grado di tra smettere l’idea d’arredo di Concreta che ha trovato espressione nel Relais Corte Cavalli?
«Connubio tra modernità, funzionalità e tradizione. Un naturale equilibrio di stili».
Se nella Sua mente affiorasse un nuovo schizzo, un nuovo sogno, affiderebbe la sua realizzazione pratica nuovamente a Concreta?
«Quello che noi diamo è accoglienza, coinvolgimento, discrezione e familiarità, ed è quello che ci ha trasmesso Valerio Gavazzi, con il suo team e la sua azienda».