Facebook: social commerce

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Social Commerce, arriva Facebook

I social network sono sempre più attivi a darsi battaglia per acquisire nuove nicchie di mercato e consolidare il proprio mercato. Ma, fra vari cambiamenti di tipo strutturale, quello che stà accadendo in questi mesi è una vera bomba che si ripercuoterà su tutti i mercati della rete.

Dopo Twitter, anche Facebook si stà aprendo al Social Commerce e, secondo analisti del settore, questa introduzione potrebbe rimescolare le carte di tutti i più famosi E-commerce al mondo, per primi Ebay e Amazon.

 

Siamo ormai giunti alla fase beta dei due progetti di social commerce e già i due colossi stanno lavorando per testare i flussi di pagamento che permettano, ai loro membri, degli acquisti in piena sicurezza ma senza uscire dai due social networks.

Per i più scettici, che avevano vissuto la notizia come una mossa politica di “Facebook”, ai primi approcci di Twitter al social commerce, dovranno ricredersi dato che, già molte piccole aziende americane, hanno potuto beneficiare, come tester, delle nuove funzioni, inserendo il bottone “Buy” (Compra) all’interno delle loro fanpage e dei post sponsorizzati.

Gli utenti che vedranno comparire, negli newsfeed o sulla loro bacheca queste offerte potranno, con pochi click e senza abbandonare la piattaforma, acquistare prodotti e servizi.

Come sempre accade, in ottica social, il problema numero uno, sarà rappresentato dalla privacy sulle informazioni “generate” e sulle carte di credito.
Secondo il portavoce di Facebook la privacy e la sicurezza saranno garantite al 100% e la piattaforma si obbliga a conservare questi dati solo su richiesta del compratore che voglia mantenerli per degli acquisti successivi.

Il nostro dubbio però è ancora molto forte; siamo sicuri che, dopo il primo acquisto non saremo veicolati, attraverso l’algoritmo di Facebook, a vedere tutti i prodotti simili e correlati (o complementari) che le varie aziende venditrici proporranno?

Alla fine conoscerà tutti i nostri gusti e, soprattutto, le nostre “debolezze” attraverso i cookie e gli acquisti fatti sui social commerce.

 

Raffaele Visintin – Buzz Marketing