Red’s hotel: un mix di innovazione e storia

Red’s hotel: un mix di innovazione e storia

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A Barzanò il Red’s Hotel fonde la storia con l’innovazione

Nella verde Brianza lecchese nasce il Red’s Hotel, albergo 4 stelle della famiglia Redaelli; nel settore alberghiero da cinque generazioni, mette a disposizione dei propri ospiti la storia e la tradizione che li contraddistingue, aggiungendo un tocco giovane ed accattivante ad una struttura altamente raffinata. Al timone del Red’s Hotel, i figli gestiranno direttamente la struttura garantendo alla clientela passione e professionalità. Nasce così un mix tra innovazione e storia, l’attenzione famigliare si fonde con un management moderno e all’avanguardia dove il comfort viene declinato in ogni forma. Design essenziale, stile semplice, ma raffinato, atmosfera avvolgente e ambienti studiati in ogni dettaglio. Il Red’s Hotel si presenta avvolto in un’atmosfera suadente e chic con luci soffuse e corridoi silenziosi fasciati da soffici moquette. Le 34 camere sono disposte su due piani, ognuno dei quali rimanda ad aromi e colori differenti in modo da incontrare i gusti dei suoi ospiti nazionali ed internazionali. Sul giardino attiguo che garantisce armonia ed estetica, relax e godimento si trova il Lounge Bar del Red’s Hotel, locale di giovane concezione, ma adatto al pubblico più vario e all’altezza di ogni gusto. Offre una selezionata gamma di liquori, distillati e vini pregiati, oltre alla possibilità di assaporare speciali cocktail. Il nuovo locale è la risposta alle esigenze di una clientela che cerca un’offerta di qualità unita ad un’atmosfera diversa, accattivante e trendy: il binomio tra drink classici e sofisticati con arredi ricercati fa della Lounge del Red’s Hotel una meta unica e ideale.

TIPO DI INTERVENTO

Gioco di incastri tra volumi imponenti, piani sospesi e quinte sinuose per il Red’s Hotel; singoli elementi materici con una propria identità funzionale ma strutturalmente appartenenti a un unico insieme, in cui risiede e si manifesta l’equilibrio dello schema compositivo. Nella hall del Red’s Hotel la funzione di banco reception trova così collocazione nel massiccio volume rivestito in teak che poggia su un lato a pavimento e dall’altro si adagia, con movimento fluido e sospeso sul mobile angolare che filtra lo spazio destinato allo sbarco ascensori. Una quinta curvilinea, fluttuante tra pareti e soffitto, anch’essa rivestita in teak e leggermente arretrata rispetto al banco reception, funge da elemento divisorio nel cui retro è ricavato lo spazio office per le attività di ricezione, ed al contempo è elemento unificatore della composizione. Il massiccio mobile angolare verso lo sbarco ascensori, rivestito in rame brunito, contiene un’unica vetrina espositiva e nell’esiguo spessore della quinta curvilinea, che in questo punto lo sovrasta, trovano collocazione corpi illuminanti puntiformi. Giochi di luce e ombra al Red’s Hotel, volumi scavati, modellati, dichiarati e poi nascosti, ed ancora lamine sottili curvate, piegate, sospese o avvolgenti: forme e materiali in continuo dialogo ed una visione d’insieme che dichiara la rottura dei consueti linguaggi espressivi e l’intento di superare le tipologie d’arredo tradizionali. L’esigenza progettuale di ricavare, in un’unica grande sala le funzioni destinate a zona cocktails bar, caffetteria, sala colazioni e zona relax è stata risolta con la collocazione, in centro alla sala, di un unico “organismo” compositivo, il cui fulcro, generato dalla morbida rotazione delle sinuose pareti divisorie è adibito a locale preparazione e il cui intorno è destinato ai diversi spazi funzionali, che dunque sono contigui e intimamente correlati. Acciaio corten e rame brunito, legno di teak cerato al naturale e tinto scuro, vetro retro-verniciato e laccature al poliestere, accostamenti materici decisi e giochi di equilibrio formale che generano mutevoli e sorprendenti prospettive. La percezione sensoriale degli spazi al Red’s Hotel avviene attraverso il movimento all’interno degli stessi, nella sperimentazione vissuta delle mutazioni estetiche e funzionali, come la grande parete di vetro scuro che cela il mobile laccato per il buffet delle colazioni, che all’occorrenza scompare dietro una quinta in legno, mascherando anche la propria tecnologia costruttiva, che pur c’è.

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