Che cosa sta cambiando nell’approccio alla luce da parte del mondo alberghiero?
La consapevolezza che la luce svolge un ruolo fondamentale nel definire proprio il concetto di comfort. La luce incide sulla percezione dell’ambiente da parte di un ospite sempre più sofisticato grazie alla cultura del viaggio che si sta imponendo ovunque. La residenza in albergo è oggi un momento della vita dell’ospite, il quale non si accontenta più della sosta, ma cerca anche un’esperienza attraverso il viaggio, di cui l’albergo rappresenta una tappa importante. L’albergo è un luogo di esperienza che deve riuscire a trasmettere valori di accoglienza, ospitalità, status, sicurezza. La luce consente sia di creare scenografie affascinanti e di forte impatto, sia di disegnare letteralmente le varie funzioni degli spazi distinguendole e orientando l’ospite nelle sue scelte, che debba individuare immediatamente le aree molto illuminate della reception e degli ascensori o quelle più soft e discrete del bar e del ristorante. Pensate all’importanza della luce nel segnalare all’esterno la presenza dell’albergo e nel sottolinearne lo charme e il decoro, sia esso uno stabile antico o uno modernissimo. Le camere devono vedere la presenza e di luci scenografiche e di luci funzionali. Se devo leggere è necessario che il punto luce sia convogliato con precisione ed efficacia laddove mi serve, senza disturbare l’eventuale partner quando voglio leggere a letto. La camera è vissuta come un luogo polivalente dove il cliente non solo riposa ma lavora sempre più spesso. E’ importante allora sottolineare e accompagnare anche con la luce questa nuova funzione. Per il bagno sono stati creati gli specchi luminosi dotati di sistema antiappannamento. L’albergo in definitiva deve saper lasciare nell’ospite un segno emozionale, che contribuisce non poco anche alla fidelizzazione del cliente. L’illuminazione d’ambiente, giocando con gli arredi dell’hotel, ha sempre rivestito un ruolo importante nel creare un habitat dotato di personalità nel quale l’ospite potesse calarsi per sentirsi pienamente a proprio agio. L’albergo, per definizione, è un luogo sociale nel quale le persone cercano comfort e sicurezza, elementi nei quali la luce, come segnale e comunicazione, gioca un ruolo spesso determinante. L’illuminazione è un’arte che asseconda logiche diverse nei diversi campi di applicazione. Negli hotel contemporanei è l’alternanza di luci differenziate con luci d’accento a rivelarsi vincente, perché sono in grado di coniugare funzionalità e capacità di definire lo spazio, sia a livello estetico che emozionale: sotto il profilo estetico la luce d’accento enfatizza lo stile dell’edificio e degli interni; sotto quello psicologico una luce diversificata e calda fa sentire bene e a suo agio l’ospite, quasi si trovasse in un ambiente famigliare. Il ruolo della luce diventa comunicazione e segnaletica immateriale: impercettibilmente la luce guida l’ospite verso le aree di maggior interesse, agevola la navigazione all’interno dell’hotel, in altre parole, aiuta l’ospite a orientarvisi intuitivamente. Il valore funzionale della luce emerge continuamente: i diversi livelli d’illuminamento conferiscono una gerarchia agli spazi: la luce crea pareti virtuali che separano e distinguono la lobby, un open space a volte molto vasto all’interno del quale convivono molteplici funzioni che un’illuminazione omogenea renderebbe difficilmente riconoscibili. La luce va pensata, dà qui l’importanza dello specialista, l’inserimento all’interno del progetto della figura del lighting designer, estremamente diffusa nei paesi anglosassoni, ma poco in Italia. L’hotel è divenuto un vero e proprio polo d’attrazione non solo per chi vi soggiorna, ma per tutti i visitatori che vi trovano una città in miniatura fatta di sale conferenze, centri benessere, bar e ristoranti… Non per nulla Philippe Starck definisce l’hotel una città nella città, un microcosmo nell’universo. Per aumentarne l’appeal e la capacità di catturare l’attenzione del pubblico, l’illuminazione diventa scenografica sia all’interno che all’esterno. E’ la facciata a costituire l’anteprima dell’hotel: quella del Palais de la Méditerranée di Nizza (progetto di Sibille de Mangerie, SM Design), egregiamente illuminata, attrae e invita senz’altro a entrare per scoprire l’interno di questo prestigioso edificio d’inizio secolo. Dentro gli hotel di ultima generazione i ristoranti e i bar, non più al solo servizio dell’ospite ma sempre più aperti alla città, hanno subìto un totale rivoluzionamento e detengono spesso il primato come luoghi alla moda e di ritrovo. Anche qui l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale: deve essere ricercata, emozionale, esprimere e comunicare atmosfere particolari, a volte esotiche. Così accade al ristorante del Sofitel Chicago (progetto Pierre Yves Rochon) dove estrema eleganza e vivacità cromatica coincidono armoniosamente. Qui la luce si lega al tema del colore, sempre più attuale negli hotel e semplice da ottenere grazie alla tecnologia dei led, che consente color changing computerizzati semplici da gestire. Entriamo nel cuore dell’hotel: è senz’altro importante la sensazione che ha l’ospite nei primi frangenti, quando attraversa la hall. L’illuminazione influisce infatti a livello subliminale sulla percezione dell’ambiente: lo spazio, i cromatismi, la luminosità, i contrasti, la profondità… Desta senz’altro forti emozioni la hall del Terme di Saturnia Spa Resort (progetto Lorenzo Bellini Associati). La sera, quando la natura circostante scompare, la luce artificiale diventa protagonista, dà vita a un’atmosfera coinvolgente, enfatizza gli elementi di pregio coi suoi chiaroscuri evita qualsiasi monotonia. Protagonista di questa oasi del benessere psicofisico è il comfort visivo, dato che è ormai diffusa la consapevolezza di quanto la luce influisca sull’umore dell’essere umano. Anche gli spazi comuni necessitano della giusta illuminazione, a partire dalle sale conferenze: sono state protagoniste dell’attività degli ultimi anni, caratterizzati da rete occupancy estremamente contenute: hotel intraprendenti sono riusciti a far quadrare i conti proprio grazie al potenziamento dell’attività rivolta a eventi, convegni e mostre.