Il signor Baumgartner e l’hotel Coronado, storia di un successo
Qualche tempo fa abbiamo incontrato il sig. Baumgartner dell’hotel Coronado e gli abbiamo fatto una breve intervista.
Signor Baumgartner, la Sua attività imprenditoriale spazia in varie direzioni…
Da quarant’anni agisco come imprenditore indipendente nel Canton Ticino rivestendo un ruolo importante nel settore petrolifero, del commercio al dettaglio e, non ultimo, del turismo, con l’hotel Coronado.
Lei sostiene di aver visto in anticipo le linee di sviluppo del Canton Ticino e del Mendrisotto. Come il progetto alberghiero dell’Hotel Coronado si colloca all’interno di queste direttrici?
Da anni seguo l’evoluzione del traffico delle merci e delle persone nel territorio alpino. Territorio ultimamente investito da un benessere che sta correndo sempre più velocemente. L’ubicazione del Centro Coronado sul promontorio di uno dei più importanti svincoli autostradali e in vicinanza della nuova linea ferroviaria Mendrisio-Malpensa, confermano la strategicità di una posizione che vanta una superficie di oltre diciottomila metri quadrati.
L’Hotel Coronado è stato da Lei progettato per soddisfare le esigenze di una particolare clientela. Di che clientela si tratta e quali novità il suo progetto riserva per essa?
Una delle esigenze è quella di soddisfare le richieste di coloro che transitano in autostrada, e di adempiere inoltre alle esigenze commerciali, artigianali e industriali di tutta la regione del Mendrisiotto. Il Centro Coronado è inoltre l’unica infrastruttura moderna di questa zona in grado di garantire un’adeguata offerta per quanto riguarda le camere, la ristorazione e le infrastrutture congressuali. Per il massimo comfort dei frequentatori dell’hotel Coronado viene assicurato il massimo della sicurezza, sia alle persone che alle cose. Infatti tutta la proprietà è recintata con un grigliato di ferro e gode di un moderno sistema di videosorveglianza.
Nel nostro precedente incontro ho potuto ammirare una particolare attenzione nella cura di ogni dettaglio. Grazie a questo aspetto l’Hotel Coronado ha già ottenuto particolari riconoscimenti. Potrebbe specificare di che si tratta?
Disponendo personalmente di una lunga esperienza di realizzazioni industriali e commerciali, aree di servizio e stazioni di carburanti. Ho quindi potuto sviluppare nel tempo un “occhio clinico” che mi permette di prestare particolare cura ai dettagli, molti dei quali da me sviluppati, e trasmettere quest’attenzione a tutti gli attori delle realizzazioni. Il nuovo complesso ha ricevuto, ancor prima della sua apertura ufficiale, le 4 stelle con l’aggettivo “Superior” dalla Hotellerie Suisse e il predicato “Excellence” dall’organizzazione Swiss Qualità Hotel.
Com’è venuto a contatto con noi e cosa l’ha convinta ad affidarle l’esecuzione del Suo progetto dell’hotel Coronado?
Durante la mia attività imprenditoriale ho già avuto buone esperienze nel contatto con industrie e aziende artigiane provenienti dalla Valtellina. Nel vaglio delle diverse candidature per la realizzazione degli arredamenti del Centro Coronado ho notato quella della ditta Concreta. Alcuni sopralluoghi in Valtellina sono bastati per prendere la decisione di affidarvi il mio progetto.
Durante la fase realizzativa, come Concreta ha saputo rispondere alle richieste di una personalità attenta ed esigente come la Sua?
Ovviamente, i lavori attribuiti a Concreta sono stati da me seguiti personalmente, sia nella fase di progettazione, sia in quella economica e di realizzazione, con la relativa messa in opera.
Nell’Hotel Coronado Lei ha voluto lasciare alcune tracce di una Sua grande passione. Come nasce il Suo amore per i treni in miniatura?
Pochi anni fa ho realizzato, al fine di salvaguardare ai posteri una delle più importanti collezioni di ferromodellini esclusivi fatti a mano, la GB Galleria Baumgartner. Una superficie di oltre 2.000 metri quandrati di esposizione permanente aperta al pubblico che in pochi anni ha già superato i 100.000 visitatori. Questa passione è nata quando ero un ragazzino di 4 anni. Avevo ricevuto dai genitori il primo trenino elettrico che dopo oltre 70 anni, è ancora in piena efficienza, funzionante ed esposto anch’esso nella Galleria.
Il ferromodellismo potrebbe essere una sorta di emblema dello spirito con il quale Lei affronta la vita ed il business.
Il ferromodellismo di alta qualità e tecnica superiore, non può essere più definito un gioco. Studiare i percorsi e le funzionalità dei plastici e dei trenini mi ha abituato a ragionare e a tradurre i miei pensieri in una pratica molto concreta. Questo mi ha permesso di applicare nella realtà di altri progetti lo standard indispensabile per garantirne il successo economico. Oggi posso vantarmi d’aver visto il successo di molti dei miei progetti e di aver nel Canton Ticino oltre quattrocento collaboratori che operano nei più svariati settori.