Facebook dichiara guerra ai post acchiappa-click!
E’ di questi giorni la notizia che Facebook ha modificato il suo algoritmo riguardante i post contenenti click-baiting link, ossia quei contenuti che miravano ad attirare le persone a cliccare sull’immagine o sul link per avere maggiori informazioni. La decisione di penalizzare contenuti che nascondono o non chiariscono appieno il tema di un post è legato al volere di Zuckenberg e soci di creare un’esperienza qualitativamente migliore di Newsfeed, ossia della nostra bacheca, pubblicando post che con contenuti che le persone abbiano veramente voglia di leggere e non post dai titoli accattivanti che spingano gli utenti a cliccare per approfondire il contenuto che poi spesso si rivelano spam o virus. Altro intento è quello di evitare che gli utenti condividano e interagiscano con contenuti avendo letto solamente i titoli: i publisher saranno così costretti a pubblicare post chiari evitando che le persone approfondiscano una notizia al di fuori di Facebook. Niente più post con titoli come “Incredibile! Ecco il nuovo acquisto del Milan!” oppure “Scandalo! Guarda cos’ha fatto in spiaggia!” o “Scoop! Ecco le foto del loro bacio!”.
Ma come avverrà questo cambiamento in Facebook?
Il controllo verrà effettuato in due modalità:
– il tempo di permanenza passato a leggere i contenuti al di fuori di facebook;
– le iterazioni con il contenuto, ossia le azioni che quel dato post avrà generato dopo aver cliccato sul dato link.
Il rischio, però, sarà quello di penalizzare contenuti brevi che richiedono tempi di lettura bassi, ma che non per questo sono qualitativamente inferiori ad altri. Come afferma Matt Galligan, CEO di Circa, sarà interessante capire come verrà valutata la qualità complessiva dei contenuti; per essere coerente, il nuovo algoritmo dovrebbe tener conto di più parametri come, per esempio, il rapporto tra la lunghezza di un contenuto e il tempo di lettura.
Altre importanti novità riguardano anche il metodo di condivisione dei link. Attualmente è possibile condividere un link in due modi:
– tramite link captation: ossia pubblicando un post con all’interno un link
– tramite il formato link: ossia pubblicando un post con un link e poi eliminando quest’ultimo una volta caricato facendo sì che gli utenti debbano cliccare sull’immagine caricata per accedere al link
Da una ricerca di SocialBakers i post con immagini su Facebook sono in grado di attivare un numero maggiore di iterazioni (l’87% rispetto al 4% dei link e al 2% degli aggiornamenti di stato) e sono anche i post più condivisi sulle pagine (il 75% contro il 10% dei link e il 6% degli aggiornamenti di stato. Per tale motivo e nell’ottica che lo ha portato a creare il nuovo algoritmo, Facebook penalizzerà i primi a favore dei secondi, dove compare anche un breve descrittivo del contenuto del link, molto più fruibili anche da mobile.