Il brunch come momento per parlare di affari
Sempre più spesso capita di accogliere nel proprio ristorante clienti che non sembrano essere molto interessati alle pietanze, ma che vengono solo per un brunch frugale da consumare discorrendo di lavoro. In questi casi il piatto diventa un corollario alla discussione che si andrà a svolgere; come facilitare, allora, al proprio cliente il compito?
Chi viene al ristorante per un brunch veloce ha un fare sbrigativo e concentrato e mette il cibo al secondo posto, come strumento per rendere l’incontro più gradevole e informale. Le necessità del cliente business che viene per un brunch di lavoro sono diverse da chi va al ristorante per piacere. Cosa fare allora? La parola d’ordine è discrezione. Le attenzioni da riservare a questo tipo di clientela business vanno particolarmente misurate per non interrompere il dialogo. Bisogna approntare un vero e proprio galateo, creando l’atmosfera giusta che sia in grado di creare le condizioni necessarie al cliente per concludere in maniera positiva la trattativa. Nulla, durante il brunch, deve distrarre il cliente e gli accompagnatori; la musica, quindi, deve essere bassa, di sottofondo. Il tavolo è quasi sempre quello defilato, in un angolo, lontano dalle zone di passaggio, ma ben illuminato, per consentire al cliente e ai suoi ospiti di sfogliare anche qualche documento durante il brunch. Anche l’assistenza deve essere discreta, ma efficace: il cameriere non andrà a interrompere i discorsi per descrivere i piatti serviti o per chiedere se le pietanze siano o meno di gradimento, ma sarà silenzioso e quasi invisibile, raccogliendo l’ordine tutto insieme. Sarà, inoltre, molto efficiente e in grado di capire, a un cenno del cliente, quando intervenire. Visibile, ma efficiente senza essere invadente: questo sarà il cameriere perfetto per la clientela business. In questo modo anche il cliente più esigente sarà servito alla perfezione e rimarrà soddisfatto.