Il pizzocchero un’altra volta protagonista!
Maurizio Natali con il suo ottimo “dvd” presenta, in un’altra veste, e attraverso un filmato, l’Accademia del Pizzocchero di Teglio ed il suo “re” con particolari, aneddoti e inquadrature indimenticabili…
Concentrare in pochi minuti il pizzocchero, l’Accademia, Teglio e un accenno alla Valtellina non è compito facile. Come ha strutturato il dvd ?
Il filmato è stato suddiviso in quattro macro-aree: nella prima la voce di Rezio Donchi descrive il ruolo dell’Accademia del Pizzocchero in una carrellata di immagini che vanno dalla chiesa di S.Maria Ligone a quella di S.Eufemia, da S.Martino all’oratorio dei Bianchi. La visuale poi si estende procuratore della Repubblica di Sondrio, Gianfranco Avella in un abbinamento fra palazzo Besta, la torre “de li Beli Miri”, la chiesa e, dall’altra parte, le montagne, il colore dei cieli, le acque. La terza parte verte sul “re Pizzocchero”, mentre la quarta, con carattere divulgativo, offre allo spettatore la possibilità di vedere dalle mani della “scarellatrice”, Alberta Marchioni, come viene preparato il pizzocchero.
Cosa le è piaciuto maggiormente di questo lavoro?
Mi è piaciuto il contatto con attori non professionisti, riuscire a carpirne le emozioni e renderle in modo simpatico all’interno del filmato dedicato al pizzocchero.
Quale, invece, la reazione che si aspetta dal pubblico?
Vorrei che il dvd dedicato al pizzocchero entrasse nel cuore di chi lo guarda con quella semplicità ed umiltà con cui è stato realizzato. In generale, quando creo un lavoro il godimento maggiore è mettermi con le spalle alla proiezione e vedere l’espressione degli occhi di chi osserva. Non sempre si può accontentare tutti, è vero, e spesso quando devi mediare non realizzi esattamente quello che desideri, ma anche questo fa parte del “gioco”.
Cosa significa per lei “filmare”?
Filmare significa memorizzare immagini, sentimenti e trasmetterli a chi non era presente nel momento di realizzazione. E’ una forma di apertura di sé all’altro, un’occasione di condivisione e comprensione di quello che vedo e provo».
Da dove prende spunto per i suoi lavori?
Apprezzo molto studiare le pubblicità, dove c’è una fortissima creatività e in pochi secondi si lancia il messaggio per colpire. Il regista pubblicitario talvolta è un professionista già affermato oppure ha grandi qualità e spesso finisce per fare importanti lavori a livello cinematografico.
Perché si definisce “video–maker”?
Mi sento un “artigiano” del film che copre con la propria figura tutte le fasi della realizzazione del filmato dalla sceneggiatura alle riprese, dal montaggio alla promozione e distribuzione del prodotto. Per un video-maker l’avvento del trattamento delle immagini a livello digitale ha permesso, inoltre, di realizzare filmati di alta qualità con costi contenuti. Il tutto, ovviamente, non deve prescindere da creatività e fantasia.
Lavora da solo?
Mi occupo sia delle riprese che della post produzione, ma per avere un prodotto di qualità è necessario un team che pianifichi e organizzi.
Il nostro lavoro, realizzare arredi per alberghi, ristoranti, bar, è la nostra passione. Lei è “video-maker per passione”: quale è il confine fra la passione e la professione?
Un buon professionista nasce con la passione per il proprio lavoro, di conseguenza anche chi ha grande passione può diventare professionista. Non è vero?
Il video-maker del pizzocchero Maurizio Natali è nato il 19 luglio 1960 a Talamona (provincia di Sondrio) e vive ad Aprica. I primi approcci all’arte visiva e artistica sono venuti all’età di vent’anni con la fotografi a. Natali con alcuni scatti ha partecipato a concorsi fotografi ci sul tema del ritratto e della natura. Con l’avvento del digitale, si è avvicinato al mondo cinematografico. Una delle prime realizzazioni è il video “Nero come il carbone” realizzato nel 2004. Ha collaborato con l’Istituto comprensivo di Teglio nella realizzazione di filmati di back stage che raccontano le fasi di produzione dello spettacoli scolastici “Alfredo il ciabattino”, “Verde è vita”, “Lo Stralisco”, “Un Natale da favola”. Ha testimoniato con i suoi filmati i concorsi dei presepi dal 2003 al 2006, promossi dall’associazione commercianti di Aprica. Ha realizzato il resoconto della “Giornata culturale al rifugio Valtellina” organizzata dal Club Alpino Italiano (2006), delle manifestazioni culturali “Tèp de ‘na olta” (2006), “Tirà li toli” (2007).