Scopriamo insieme il concept dell’hotel Principe delle Nevi
Intervenire sull’esistente, adeguare senza distruggere, migliorare senza cancellare: sempre più spesso le sfide progettuali ci chiamano a misurarci con qualcosa che già esiste ma non soddisfa al meglio le esigenze, come è accaduto per l’hotel Principe delle Nevi. Il campo alberghiero non sfugge a questa tendenza: a fronte di un patrimonio alberghiero italiano che è valutato come il terzo (in termini di quantità) al mondo, ci dobbiamo frequentemente confrontare con la necessità di adeguarci alle esigenze sempre più dinamiche del moderno settore turistico. Questa esigenza è ancora più imprescindibile quando si sale verso l’olimpo del turismo internazionale di élite, quello che riguarda una quota (neppure tanto piccola, per la verità) di clientela che dispone della possibilità di vivere il viaggio e la vacanza come esperienza suprema di rigenerazione fisica e mentale.
Il lavoro svolto presso l’Hotel Principe delle Nevi di Cervinia può essere assunto a paradigma di quanto sopra; intervenire su di una struttura inaugurata solo pochissimi anni prima, per cercare di portarla dalla condizione di dignitoso resort a quella di luogo dell’eccellenza è stata la sfida alla quale Concreta è stata chiamata. Naturalmente la sinergia che ha reso possibile questo risultato è stata determinante: una committenza energica e illuminata, una partnership con uno Studio di architettura di respiro internazionale, tanto lavoro ed impegno, questi sono gli ingredienti che hanno caratterizzato il progetto dell’hotel Principe delle Nevi e la sua realizzazione.
L’Hotel Principe delle Nevi sorge a Cervinia direttamente sulle piste da sci dell’Alpe Giomein, le più antiche di questa prestigiosa stazione sciistica; lo scenario è incantevole: ad un’altitudine di 2100 m.s.l.m., il manto di neve è quasi perenne, il declivio è baciato sovente dal sole, ma a volte viene anche sferzato da imponenti bufere; la monumentale sagoma del Matterhorn si staglia imperiosa sopra l’hotel Principe delle Nevi, in uno scenario ove le tracce antropiche scompaiono per lasciare campo libero al grande anfiteatro roccioso.
In questi luoghi, da sempre amati dal turismo di stampo alpinistico anglosassone, non poteva che essere di un britannico l’impresa di costruire e gestire l’hotel Principe delle Nevi, tanto particolare ed affascinante. L’ingresso di un giovane e cosmopolita imprenditore israeliano nella gestione societaria di questo hotel è stato la carica detonante per intraprendere l’opera di trasformazione radicale dell’albergo, da pochi anni inaugurato, in una struttura di riferimento assoluto per il turismo alpino.
Lo sforzo progettuale si è concentrato prevalentemente su quattro aree distinte: la realizzazione, al piano sottotetto, di nuove lussuose suites, il completo rinnovamento della lobby e del ristorante, l’apertura di un nuovo bar après ski, il restyling del grande centro wellness. La collaborazione con un prestigioso studio di architettura israeliano ha permesso al progetto di compiere un concreto salto di qualità, evitando le trappole di soluzioni e stilemi convenzionali per sposare un linguaggio stilistico coerente ma vigoroso, fondato su alcuni concetti imprescindibili nel moderno progetto di interior.
Le suites dell’Hotel Principe delle Nevi
Andando ad analizzare le singole aree di intervento, non si può che partire dalle suites dell’hotel Principe delle Nevi. La scelta più radicale è stata quella di non rivestire l’intradosso del grande tetto a falde, in cemento armato faccia a vista: si è invece deciso di ripulirlo dalle imperfezioni e dalle bave del getto, valorizzandone il potente aspetto materico con una immacolata imbiancatura. Su questo fondale da loft quasi urbano, si innestano i sorprendenti armadi laccati rossi, oggetti isolati (di suggestione orientale) che si stagliano nello spazio, andandone a definire le partizioni e la percezione.
Le cucine dell’Hotel Principe delle Nevi
Le cucine dell’hotel Principe delle Nevi, di linea estremamente pulita e monolitica come gli armadi, sono valorizzate dall’illuminazione a led integrata e nascosta, che sembra far fluttuare gli elementi. I bagni hanno dimensioni assai generose; l’elemento caratterizzante sono le gigantesche docce perimetrate da pulite pareti vetrate; i mobili porta lavello, sotto il piano in pietra, richiamano dei tronchi di quercia squadrati. Dagli imbottiti agli elettrodomestici, all’incredibile impianto acustico e tv; tutti i dettagli parlano il linguaggio del buon gusto e del lusso, declinati, tuttavia, in un’atmosfera piuttosto informale, nella quale i privilegiati ospiti possono immergersi e rilassarsi.
La lobby dell’Hotel Principe delle Nevi
Nella lobby dell’hotel Principe delle Nevi, lo sforzo maggiore è stato profuso nel rivestimento del bancone bar, del camino e del banco reception, rispettivamente in ferro brunito ed in legno laccato rosso; grandi stampe digitali, di forte impatto visivo, arricchiscono le pareti; la nuova illuminazione, imbottiti in linea con quanto introdotto nelle suites e pezzi di arredo orientali contribuiscono alla percezione di un luogo di respiro veramente internazionale ed esclusivo.
La sala ristorante dell’hotel Principe delle Nevi
La sala ristorante dell’hotel Principe delle Nevi è stata oggetto di un meticoloso restyling: le boiserie in legno scuro sono state trasformate in candidi schermi, sui quali si staglia la nuova imponente wine library, che va a ridefinire i volumi e a delimitare nuovi spazi di servizio; la nuova sala ristorante esplode letteralmente di luce la sera, quando le decine di metri di strisce led, occultate dietro i nuovi rivestimenti a doghe orizzontali di legno, lavano le pareti regalando inconsuete percezioni sensoriali; il camino centrale sospeso dialoga allora con i nuovi grandi tavoli in rovere massello e con le nuove poltroncine.
L’area wellness dell’hotel Principe delle Nevi
La grande area wellness dell’hotel Principe delle Nevi ha potuto fruire di un consistente ampliamento dei locali, che ha permesso la creazione di importanti spazi relax con panorama sulle piste innevate, la realizzazione di nuove sale massaggi e per lo yoga e una nuova saletta multimediale con una spettacolare dotazione multimediale. Il salone con la piscina è stato oggetto dell’intervento di restyling più importante: è stato completamente ripavimentato con un mosaico a ciotoli e dotato di un rivestimento murario in strisce di legno verticale, che sortiscono anche qui il loro effetto grazie alla retrostante illuminazione a led. Come nelle altre parti comuni dell’hotel Principe delle Nevi, le immagini a parete, la generosa dotazione di imbottiti e complementi, unitamente alla nuova illuminazione e ad alcuni pezzi unici di mobili orientali, contribuiscono alla creazione di un’atmosfera davvero insolita e piacevole.
Il nuovo Bar dell’hotel Principe delle Nevi
L’esperienza di togliere gli sci ed entrare direttamente nel nuovo bar è veramente unica ed esaltante. L’atmosfera elegante dell’hotel si declina qui nei suoi toni più sportivi: tra i clienti con le tute da sci aperte si stagliano sulle pareti oggetti simbolo della voglia di natura e sport, come biciclette da downhill e ski carving. I toni chiari del ristorante virano qui decisamente verso le nuances del nero; la monumentale bottigliera (oltre 10 mq di superficie frontale) è un affascinante compendio di centinaia di bottiglie di liquore provenienti da tutto il mondo (si sussurra che vi siano esposte anche bottiglie di vodka acquistabili ad oltre mille euro ciascuna, che riscuotono particolare apprezzamento presso la clientela russa). Il grande banco nero con tronchi in legno che ne impreziosiscono il frontale, ricava al suo fianco una pedana dove gli stessi clienti si cimentano nell’esecuzione di musica dal vivo, utilizzando le chitarre messe a loro disposizione; una grande panca con finitura chester attualizzata accoglie, insieme alle sedute-tronco, diverse decine di ospiti. Sui bagni del bar si è voluto lavorare per ottenere un’atmosfera glamour, utilizzando delle preziose ceramiche scure con inserti metallici e creando importanti mobili lavello in legno e pietra, sovrastati da grandi specchi ellittici.
Al di là del lavoro progettuale svolto per l’hotel Principe delle Nevi, è anche lo spirito di questo luogo che regala un’esperienza veramente particolare: qui la lingua utilizzata è l’inglese, la clientela, ma anche il personale è in grande maggioranza internazionale, il beer time è un’istituzione quanto lo è a Londra, le ragazze al bar sono in maggioranza scandinave, la flotta di vetture incaricata di trasportare i clienti è composta esclusivamente da spartane Range Rover Defender, condotte da nordici driver. Aleggia, all’hotel Principe delle Nevi, un clima da dolce vita italiana, con un’impronta stilistica nostrana, un ristorante di alto livello basato su piatti della cucina del Belpaese e una carta dei vini che ne sembra un’enciclopedia enologica. Forse la ricerca dell’eccellenza passa davvero attraverso una serie di preziosi ingredienti di provenienza diversa, uniti con passione e sapienza.