Pop up hotel, gli alberghi itineranti ora anche in Italia

Pop up hotel, gli alberghi itineranti ora anche in Italia

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Alberghi a tempo determinato? Ecco i Pop up hotel!

Dopo i temporary shop e i temporary restaurant, ecco approdare anche in Italia i pop up hotel, ossia alberghi a tempo determinato che vengono dagli Stati Uniti e si sono già affermati in altri Paesi europei. Un modo per mettersi in gioco e capire la propria bravura nella gestione di un albergo. Ma non pensate che i pop up hotel possano essere realizzati con arredo di scarsa qualità o in luoghi privi di qualsiasi attrattiva. I pop up hotel, infatti, nascono per occupare spazi temporaneamente inutilizzati, come uffici dismessi, fabbriche chiuse, case private sfitte e non solo; sono costruiti partendo da moduli prefabbricati, container, tende o grossi veicoli e forniscono alloggio solo per un periodo di tempo determinato, magari in occasione di eventi, sportivi e non, di festival, etc.. Al loro interno non manca nulla però! Dalla televisione, all wifi, alla jacuzzi, non tralasciano nemmeno l’arredo, il più delle volte sofisticato e chic. Nella Grande Mela sono nati moltissimi pop up hotel, un concept in grado di risolvere sia il problema dei milioni di metri quadrati in disuso che creare un numero maggiore di alloggi per i visitatori che ogni anno invadono New York. Un’idea che potrebbe essere sfruttata anche in vista di Expo 2015 a Milano, andando a occupare spazi inutilizzati già esistenti e non creando nuovi edifici che, successivamente all’esibizione universale, rischierebbero di rimanere vuoti.

Diversi i pop up hotel già attivi in Europa, come quello tedesco di Anversa, in sei container ospita 4 camere da letto, un ristorante e la sauna a disposizione degli ospiti. Che dire, poi, di quello in una barca situata sul tetto della Queen Elizabeth Hall al Southbank Centre di Londra? Un piccolo appartamento con una camera doppia, un bagno, una cucina e una biblioteca. A Gent, in Belgio, il giapponese Tatzu Nishi ha ideato un container nei pressi della stazione posto su ponteggi alti 23 metri. Lo studio Urban Square, invece, ha progettato il DROP, in Spagna: un micro hotel mobile realizzato in legno modulare e acciaio e rialzato dal terreno. In Svezia, infine, lo studio Tham&Videgard ha realizzato un albergo piccolissimo su un albero.

Il primo pop up hotel italiano è il Novanta, in Toscana, a Borgo di Gello; l’idea, partita da tre imprenditori olandesi, Mart. Igor e Leonard, sarà attiva solo, come dice il nome, per 90 giorni.