Il Cai della Valfurva alla conquista dell’Aconcagua

Il Cai della Valfurva alla conquista dell’Aconcagua

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Il diario della spedizione valtellinese sull’Aconcagua

L’Aconcagua, la più alta vetta delle due Americhe, con i suoi m 6962, è una delle famose “Seven Summit – Mountains”, ovvero una delle sette cime più alte del mondo nei cinque continenti: Americhe, Asia, Africa, Oceania ed Europa.

Dal diario della spedizione del presidente del Cai Valfurva, Luciano Bertolina:

“Un’idea nata alcuni anni addietro e messa in cantiere solo quest’anno per festeggiare il trentesimo anniversario (1978/2008) della fondazione del nostro sodalizio. Hanno aderito alla spedizione sull’Aconcagua in quindici: il sottoscritto e Michel Bertolina, Paolo Antonioli, Elia Vitalini, Claudio Compagnoni, Ugo e Luca Giacomelli, Marco e Massimo Martinelli, Luca Illini, Mario Porta, Claudio e Flavio di Cuneo, oltre a Roberto di Cesenatico, guidati dal nostro carissimo amico e guida alpina, Plamen Shopski L’avventura per l’Aconcagua inizia il 12 gennaio 2008 attraverso il volo che dall’aeroporto di Malpensa, dopo avere sorvolato l’oceano Atlantico, ci porta fino a Santiago del Cile.

Successivamente con shuttle giungiamo a Mendoza, in Argentina. Qui ci fermiamo tutta la mattinata per ottenere i permessi che poi ci serviranno per la salita alla cima … ed è obbligatorio farsi vedere per la firma dai funzionari del parco provinciale dell’Aconcagua! Un altro automezzo ci porta a “Penitentes” dove prepariamo i bagagli per la spedizione vera e propria, i quali saranno trasportati (sul basto da una serie di muli) al campo base di “Plaza de Mulas”, collocato a quota m 4230.

La nostra spedizione, dopo avere espletato queste operazioni, si incammina alla volta della laguna di “Honcores”, collocata a m 2850 e, dopo avere “scarpinato” per circa tre ore, raggiunge la località “Confluenzia”, a quota m 3300.

Qui iniziamo l’acclimatazione ed in giornata saliamo fino a quota m 4300, in prossimità di “Plaza Francia”, dove generalmente viene allestito il campo base per la salita della famosa parete sud dell’Aconcagua e sempre in giornata rientriamo nuovamente a quota m 3300.

Nei giorni successivi raggiungiamo, attraverso un lungo e faticoso trekking (km 35 per un totale di 8/10 ore) “Plaza de Mulas” (m 4230); a questo campo base sistemiamo le nostre tende ed effettuiamo una sosta “ristoratrice” sotto ogni aspetto … prima di iniziare la salita vera e propria alla cima dell’Aconcagua. Il 19 gennaio 2008 saliamo a campo “Canada”, situato a quota m 5050, dove portiamo con noi tende e materiale per l’alta quota; qui pernottiamo e la mattina successiva (20 gennaio 2008), non prima di avere fatto ridiscendere ad una quota inferiore (campo base m 4230 – “Plaza de Mulas”) i “due” Claudio per problemi di scarsa acclimatazione … e dove trovano Roberto che non si sentiva di proseguire, saliamo al campo base denominato “Nido de Condores” a m 5.500.

Passiamo la notte a questa quota e la mattina successiva (21/1/2008) trasportiamo tutto il materiale d’alta quota, unitamente alle tende, al campo base “Berlin”, a quota m 6000; successivamente, nel pomeriggio, riscendiamo al campo base collocato a m 4230 (“Plaza de Mulas”).

Dal 22 gennaio 2008 al 25 gennaio 2008 rimaniamo al campo base sopra ricordato passando e condividendo alcuni momenti indimenticabili con gli altri alpinisti provenienti da tutto il mondo. Durante questi tre giorni, lunghi ed interminabili, siamo sempre tutti con il naso verso il cielo per visionare il tempo “in diretta” e contemporaneamente, attraverso vari collegamenti, con le previsioni meteo tramite internet … Le previsioni ci danno tempo stabile con poco vento e poco freddo per i giorni compresi tra il 26 gennaio 2008 ed il 28 gennaio 2008 .

Il 26 gennaio 2008 partiamo con tutto l’occorrente per la cima e saliamo in sette ore al campo “Berlin”, situato a m 6000 dove avevamo già trasportato, in precedenza, le tende e il materiale per l’alta quota.

Il giorno dopo (27 gennaio 2008) sveglia alle 4 del mattino e tutti in fila, con in testa la nostra guida Plamen, partiamo per la cima; in tre ore siamo a campo “Indipendencia” a quota m 6450 e qui, purtroppo, il nostro amico Luca Illini presenta il fatidico “mal di montagna” per l’eccessiva quota … così decidiamo di farlo scendere per non aggravare la situazione; scendo con lui fino al sottostante campo “Berlin” (m 6000), dove avevamo pernottato il giorno precedente e dove Luca, appena giunto, inizia a stare meglio! A causa di ciò non c’e’ più il tempo, per il sottoscritto, di poter ritentare la vetta dell’Aconcagua… peccato, sarà per la prossima volta! Invece, il resto del gruppo (in totale dieci unità), sempre guidati da Plamen, riescono a salire verso la cima dell’Aconcagua e alle ore 14,10 del 27 gennaio 2008 sono in vetta con il gagliardetto della sezione CAI della Valfurva (per festeggiare il trentesimo anniversario di fondazione) e della sezione CAI di Bormio .

Il tempo si mantiene al bello, così come la temperatura nonostante si mantenga ben sotto lo zero risulta essere accettabile e il vento che non supera i km 20 orari non disturba più di tanto; giunti in vetta all’Aconcagua… foto di rito, filmati vari e il gruppo lassù pensa anche a noi che in quel momento eravamo più in basso per essere vicini allo “sfortunato” Luca … noi, comunque, idealmente eravamo con loro sulla cima, in considerazione del fatto che il nostro gruppo durante tutta la spedizione è stato molto unito ed affiatato e lo spirito di solidarietà, che anima tutti gli alpinisti quando sono in difficoltà, insegna che un’impresa alpinistica è sempre divisa tra tutti i partecipanti all’evento … perciò, lo voglio sottolineare nuovamente, in quel preciso istante tutti eravamo sull’Aconcagua, nessuno escluso!

Esaurita la gioia e lo stupore per avere raggiunto l’Aconcagua, considerata tra le sette “Summit” a livello mondiale, il gruppo dei “magnifici dieci” ha iniziato la discesa al campo “Berlin”, a quota m 6000 e il giorno dopo, 28 gennaio 2008, dopo essersi caricato sulle spalle tutto il materiale ha guadagnato il campo base “Plaza de Mulas”, situato a quota m 4320.

Da qui, dopo avere caricato tutto sui muli, siamo partiti il 29 gennaio 2008 e dopo una marcia durata oltre sette ore siamo arrivati a “Penitentes”. Una bella doccia, un po’ di festa e via, subito, verso Santiago del Cile dove abbiamo passato l’ultima sera prima del rientro in compagnia degli amici che ci avevano lasciato nei giorni precedenti al campo base “Plaza de Mulas”. Un lungo volo verso l’Italia e il primo di febbraio 2008 siamo, finalmente, a casa in Alta Valtellina; un esperienza, senza ombra di dubbio alcuno, indimenticabile e straordinaria … per l’intero gruppo e con un grazie, mio personale, a tutti ed in modo particolare al nostro amico e validissima guida alpina, Plamen e a Ugo Giacomelli che, dopo aver conquistato nel 2004 il K2 ed essere stato vittima di un brutto incidente, è ritornato con noi sulla cima dell’Aconcagua, la più alta delle due Americhe … Ugo come sempre sei stato magnifico…>>.

Il gruppo Cai della Valfurva che ha scalato l'Aconcagua

Il gruppo Cai della Valfurva che ha scalato l’Aconcagua